Una Federazione unica degli intermediari assicurativi e finanziari che rappresenti davanti alle Autorità nazionali e internazionali gli interessi di agenti e broker con un’unica voce, sulla scia dell’esperienza avviata da Abi, Ania e Assogestioni. L’idea è stata lanciata dal presidente di AIBA, Francesco G. Paparella nel corso del seminario organizzato dal mensile Assicura dal titolo Il futuro della distribuzione assicurativa professionale, che sotto gli occhi del direttore generale ANIA, Paolo Garonna, ha visto la partecipazione di AIBA e ACB per i broker e di SNA e UNAPASS per gli agenti.
Cogliendo al volo il desiderio espresso dal presidente SNA Claudio Demozzi, “di affrontare un percorso comune, magari dando vita a un tavolo di confronto permanente sulla distribuzione assicurativa” e ascoltato il numero uno di UNAPASS Massimo Congiu ribadire che davanti a una crisi che colpisce direttamente 28 milioni di italiani, il tempo delle parole è finito ed “è arrivato il momento di costruire insieme un futuro diverso provando a fare sistema”, Francesco Paparella ha tirato le fila: “Siamo di fronte alla necessità di un cambiamento che ci chiede di essere permeabili alle nuove situazioni, di essere pragmatici”. “Agenti e Broker – ha sottolineato – hanno sempre dimostrato grande professionalità e credo sia arrivato il momento di attestarci tutti insieme, nel rispetto delle differenze professionali, come intermediari” Paparella ha quindi lanciato la sua idea: “Volevo proporre la costituzione di una casa comune, la Federazione degli intermediari assicurativi e della finanza, che possa lavorare su tematiche condivise”. La proposta ha subito incassato il favore di Claudio Demozzi che si è detto disponibile a parlarne da subito. Disponibilità piena anche da Luigi Viganotti (ACB) “Se fossimo stati più uniti prima, certe normative non sarebbero uscite così” e di Massimo Congiu che però prima di arrivare al nuovo soggetto punterebbe a riunire gli agenti sotto un’unica bandiera.
Un primo solco sembra essere stato tracciato. Ci sarà da lavorare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, ma la casa comune degli intermediari potrebbe vedere luce in tempi relativamente brevi.